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Gagliardi fanciulli e preziose donzelle,
spero che questa mia lettera vi colga bene.
Sono tempi duri, questi. L’inaspettato ha colpito tutti noi, ma vi scrivo perché c’è un modo per far tornare la luce nelle nostre giornate.
Non vi conosco personalmente, ma quel poco che so di voi mi è bastato per capire che siete le persone giuste e in gamba.
So di voi che siete donzelle e giovinetti di giovane età, in quella età nella quale la propria casa non basta più e si ha il puro desiderio di scoprire altro. Scoprire altre persone, scoprire il perché delle cose e scoprire anche un po’ il proprio posto nel Mondo.
E poi so di voi che siete economici.. non fraintendete eh, però si sa che chi ha ancora poca esperienza costa meno!
Vi scrivo perché penso di far così cosa gradita sia a voi che a colui che ho di più caro nel mondo, dopo mio figlio. Se deciderete di accettare infatti farete felici non solo voi stessi ma pure l’uomo che amo da diversi anni.
Ho da proporvi quella che potrebbe essere l’esperienza più estrema della vostra vita.
Ora vi spiego.
Cristoforo ormai 9 anni fa è partito definitivamente dalla sua Italia per recarsi nella terra della penisola iberica per dare forma al suo Grande Sogno.
Cristoforo vuole “buscar el levante por el ponente”, cioè vuole arrivare in Oriente facendo il giro dall’altra parte. Una cosa mai fatta prima, ma lui ha studiato tanto le carte geografiche che gli ha lasciato suo fratello Giovanni e ha ascoltato i racconti dei marinai.
È venuto qui per cercare qualcuno che potesse finanziare quello che in molti non hanno tardato a definire ‘folle progetto’. Quelle stesse persone che sono sicura un domani si vanteranno anche solo di averlo visto con i propri occhi, che patetici.
I primi a dirgli di no sono stati i reggenti del Portogallo. Anzi, Re Giovanni stava per dirgli di sì, quand’ecco che i suoi consiglieri hanno detto che la distanza da percorrere prevista da Colombo fosse ben inferiore rispetto alla realtà.
Che poi a dirla tutta un po’ sono pure contenta di questo primo no, altrimenti non si sarebbe mai trasferito in Spagna, noi non ci saremmo mai conosciuti e non avremmo mai dato alla luce il nostro splendido fringuello Ferdinando.
Il problema è arrivato quando i no hanno iniziato ad essere un po’ troppi.
In ordine: Don Enrique duca di Medina (non s’è azzardato a fare qualcosa non approvato dalla corona), Don Luis duca di Medinaceli, la regina Isabella di Castiglia (che ci ha messo ben 4 anni, QUATTRO ANNI, a decidere se finanziarlo oppure no), di nuovo il Re del Portogallo, pure Enrico VII d’Inghilterra e i sovrani di Francia.
Poi i reali spagnoli ci hanno ripensato, per fortuna.
Gli hanno chiesto di farsi trovare a Siviglia, ma tempo di ricevere la lettera, si erano trasferiti in un’altra città. Cristoforo li ha raggiunti e ha detto che nel frattempo le cose erano cambiate, giustamente: ha chiesto di diventare Vicerè, governatore delle terre scoperte, ammiraglio, di poter nominare chi voleva come voleva, di guadagnarci il 10% su tutti i business futuri.. ecco sì si è un po’ fatto prendere la mano.
Tant’è che pure la regina l’ha notato e gli ha detto.. indovinate? Ancora no.
Ma poi ha cambiato idea! Così, all’improvviso! Quindi si parte!
Nel contratto è stato deciso che la somma necessaria per l’armamento della flotta, pari a 2.000.000 maravedì, sia versata a metà tra corte e Colombo,
E qui entrate in gioco voi…
In questi anni Colombo diciamo, ecco, non è che se la sia passata benissimo economicamente. Non mi fraintendete, non abbiamo mai fatto la fame. Con i libri che si è messo a vendere in giro e soprattutto con le mappe che si è messo a disegnare siamo riusciti a vivere degnamente.
Ma diciamo che con libri e mappe non ci si paga una flotta.
Perché vi sto scrivendo io, allora?
Perché Cristoforo è tanto brillante quanto orgoglioso.
Non si sarebbe mai messo a chiedere aiuto ad un gruppo di novellin.. emm fanciulli alle prime armi. Non è il suo stile. Ma ahimè non ha ancora capito che l’orgoglio non porta da nessuna parte e che a volte l’umiltà premia più di qualsiasi altra cosa.
Vi offriamo quindi questa possibilità inaspettata per uscire dalla vostre casa, per scoprire paesaggi nuovi, popolazioni lontane,.. E in più vi offriamo tante nuove competenze, così che sarete pronti poi ad affrontare tutti i viaggi che sceglierete di intraprendere nelle vostre ancora lunghe vite.
Ho sentito Cristoforo mentre faceva i calcoli con il suo fidato Diego e pare che servano 5 caravelle. Ovviamente il nome di ciascuna di essa sta a voi sceglierlo!
Ho preso un po’ del suo inchiostro e ho prodotto questo annuncio.
Augurandovi salute e sperando di vederci presto tutti insieme,
Beatrice