Week-End a Bucuresti!

Come iniziare il nostro racconto!?
Sembra semplice esprimere le proprie emozioni riguardo una grande citta’ come Bucarest, che sembra un momento bellissima un altro povera e abbandonata… Noi siamo abituati allla nostra citta’, all’Italia che ”occupa” il suo tempo a migliorare e incrementare la sua bellezza. Bucarest e’ una citta’ stupenda, ma va capita. Girando per le sue vie si scopre qual e’ la vera Romania e si percepisce quel senso di perdita e poverta’, quasi preso in giro dai negozi che vendono abiti firmati di fianco a case abbandonate e distrutte.

In giro per le strade, di sera, non si vedono molte persone in giro e i ristoranti o ‘kebabbari’ sono difficili da trovare (aperti), eppure la gente del posto racconta che i giovani si divertono e possono usufruire di molte iniziative proposte dalla citta’. Alcune delle sue vie ‘nascondono’ bellissime chiese, sia cattoliche che non, dall’architettura antica e ricercata. Nascoste perche’ Causescu in quanto ateo voleva dimostrare che la religione cattolica non doveva essere professata nel suo Paese e nella sua citta’.

Parlando con le persone che hanno vissuto qui i principali momenti del Regime ci si accorge che dentro di loro, nonostante siano passati anni dalla sua caduta, permane un senso di vuoto e irrequietezza. Anche il Governo attuale non permette alle persone anziane di vivere dignitosamente dopo la pensione, 200euro al mese, aumentando progressivamente il  valore dell’IVA (24percento). In sostanza i prezzi aumentano sempre di piu’ ma salari e pensioni rimangono ‘congelate’.

Di bambini in giro per le strade non se ne vedono, tranne i pochi delle famiglie rom. Ci sono, ma non hanno molti posti dove andare, mancano i giochi, il verde, gli spazi adatti a loro. I loro occhi spesso si perdono nel vuoto, in un nulla.

In questi due lunghi giorni di Bucarest abbiamo visto il Palazzo del Popolo (ora del Parlamento) e il Museo all’aperto Del Villaggio.
Il Primo fu richiesto da Causescu, ma venne completato (quasi interamente) solo dopo la sua morte. Racchiude l’essenza della voglia di grandezza del dittatore, la sua voglia di dimostrare che lui, nonostante la bassa statura, era il piu’ grande di tutti…
Il Palazzo e’ ora sede di Parlamento e Sentato, ma vi possono essere allestite anche conferenze e Fiere. La sua particolarita’, oltre le grandi stanze e un’imponente scala, sono i Tappeti e i Lampadari enormi.

Il Villaggio invece e’ ben ricostruito, dentro un parco, e dettagliato. Vi sono rapprerentate, a grandezze e colori reali, le case romene di un tempo, prima del Periodo comunista, prima delle Guerre Mondiali. Vi e’ anche una piccola chiesa in legno che ricorda quelle norvegesi, bellissima.

Ho capito e imparato molto da questo w-e a Bucarest, ma non ho molto tempo e spazio, per raccontarvelo… ma lo faro’; di certo assieme al Clan quando torniamo!

Marti.

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